giovedì 4 aprile 2013

Teneri, deliziosi adolescenti.

Salgo di corsa sul tram numero 4 affollato come l'Arca di Noè, miracolosamente trovo posto a sedere su una di quelle scomodissime panchine da tre posti e mezzo incastrate nello snodo tra una vettura e l'altra del convoglio. Seduto accanto a me un ragazzo. Ha i capelli né troppo corti né troppo lunghi, mossi naturali. Le sopracciglia non sono depilate, indossa una semplice giacca a vento e un paio di jeans con cavallo ad altezza regolamentare. Stranamente non ha cuffiette incastrate nelle orecchie né un I-coso in mano, conversa amabilmente con una ragazza in piedi di fronte a lui. Lei è un po' più piccola e molto carina, la faccia acqua e sapone e i capelli lunghi e castani coperti in parte da un cappello di lana, un cappottino sobrio e un paio di leggings che spuntano da sotto, stivaletti di pelle a tacco basso. Parlano di filosofia, lei è arrivata ai pensieri di Sant'Agostino, lui allibisce: ma siete avanti! Noi li abbiamo studiati lo scorso dicembre! Meno male che ho avutro una profia in gamba, se non mi avesse mandato a settembre l'anno scorso non avrei mai studiato filo e non avrei capito che materia eccezionale è. Sì, lui ha già scelto l'università, andrà al "Poli", ingegneria meccanica. E' dura, ma la materia gli interessa e poi comunque c'è molta richiesta in quel campo. Spera di farcela nel corso di studi regolare, non vuole andare fuori corso. E' logico che se poi fai come quelli che il giovedì vanno alla tal disco, al venerdì al concerto all'Hiroshima, al sabato al pub e la domenica allo stadio non ne esci vivo. Se fai delle scelte poi devi rinunciare a qualcosa.
Lei ridacchia, un po' imbarazzata dalle confidenze di questo ragazzo più grande, all'ultimo anno. Lei ne ha ancora uno e mezzo davanti ma poi vuol fare architettura. Ma sua madre spera di farle cambiare idea, non c'è più richiesta, se proprio vuole rimanere nel campo almeno faccia design. Ma lei tentenna, non vorrebbe tornare sui suoi passi, magari da oggi a sei anni qualcosa cambierà.
E poi, con tutto quello che c'è da studiare figurarsi se i suoi la lasciano uscire la sera, solo al sabato e solo in zona.
Anche lui durante la settimana esce solo quando c'è vacanza a scuola, adesso il prossimo giovedì che andrà in disco sarà il 25 aprile, il giorno dopo c'è il ponte. E non sa come fanno quelli che arrivano il venerdì o il sabato con gli occhi strafatti e cisposi .
Io adoro questi due ragazzi.
Mi viene voglia di abbracciarli e baciarli, ma che belli che siete! Basterebbe che la metà di quelli che ciondolano nei tre metri quadrati per tre che vi circondano distogliessero gli occhi dal display del loro telefonino, si togliessero le cuffiette con l'unzunzunz dalle orecchie e vi guardassero, vi ascoltassero, per capire la loro piccineria, la loro infinita ignoranza, la loro meschinità di star chiusi nel troppo-figo/minkia che sballo.
Sono convinta che quei due, quando mandano gli sms ai genitori per avvisare che sono in ritardo - perché questi sono ragazzi che avvisano papà e mamma, non che fanno finta di niente - li scrivono senza k o abbreviazioni da codice fiscale, si sente da come parlano.
Usano correttamente i congiuntivi!
Io li amo!
Io stasera racconterò ai miei figli di loro due e glieli porterò ad esempio!
Ciao, sono arrivata alla mia fermata. Ah, ti volevo dire che questa sera i miei mi hanno concesso una deroga. Vado all'Hiroshima a vedere gli Africa Unite! Mi hanno dato un biglietto omaggio. Ma tu lo sai chi sono?
E lui: "Gli Africa Unite? Ma sono dei vecchi decrepiti!"
GLI AFRICA UNITE HANNO LA MIA ETA'!!!!
MALEDETTI ADOLESCENTI DI M########!

4 commenti:

  1. Ahahah! Taglia l'ultima frase e tieni il resto, raro momento di vero dialogo tra ragazzi sul bus. Che meraviglia!
    E poi a 17 anni un 45enne ti sembra assolutamente "vecchio", lo abbiamo pensato anche noi ;) Cambieranno idea, è sicuro!

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  2. Senti, vecchia decrepita... evidentemente gli A.U. non hanno solo l'età come te ma anche l'energia!
    (PS: ma sono adottabili, quei due?! una borsa di studio, un fondo per la salvaguardia dell'adolescente sano? dev'esistere un modo per proteggerli!)

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  3. Ale, io penso che sono tanti i ragazzi come quelli che hai incrociato, forse però a volte è più facile stereotipizzarli (non so se esiste come parola ma ci stava bene)in determinate categorie, forse a volte anche noi li ascoltiamo poco e non vediamo come sono bravi nello studio, nei rapporti, nella vita sociale, nel volontariato, nelle letture e nell'educazione, certo poi è normale che vadano ai concerti o che possano uscire alla sera entro determinati limiti temporali sulla base degli impegni del giorno dopo. io comunque come mamma difficilmente accetto ore tardissime di uscita anche se il giorno dopo non ha università. faccio veramente capire i divertimenti fino alle 4 / 5 del mattino, eh si sono vecchietta ma è una questione di principio.Roberta

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  4. ale so che questo commento non centra niente con questo post, ma volevo dirti che c'è un premio per te sul mio blog :) spero che sia gradito :)

    http://ilblogdellaracchia.blogspot.it/2013/04/very-inspiring-blogger-award.html

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