domenica 21 aprile 2013

Non ho fatto il cambio di stagione.

Intanto perché dopo tre giorni di anticipo d'estate siamo passati direttamente all'autunno inoltrato.
Poi perché Emmegrande è tornato dalla Francia e doveva raccontare.
No, non della crociera sul lago e delle gite a Chambery e Annecy, ma di quando si sono presi a ciabattate in camera a luci spente e di quante scoregge facessero i suoi compagni di stanza.
E' tornato felice, soddisfatto, cresciuto: i gitanti dovevano collaborare ogni giorno all'ordine e alla pulizia delle camere e ad apparecchiare e sparecchiare i deschi.
Dopo mezza giornata è già tornato alla modalità infante.
"Emmegrande! Dai una mano a mamma ad apparecchiare!"
"..."
"EMMEGRANDE! Dai una mano a mamma ad apparecchiare!"
"Un attimo..."
"EMMEGRANDE! SE NON MI DAI UNA MANO AD APPARECCHIARE IL TAVOLO GIURO CHE RIMANI SENZA PRANZO!!!!"
A questo punto arriva al galoppo, lancia i piatti a mo' di freesbe che dove vanno vanno, smazza i tovaglioli assolutamente a caso e inverte DELIBERATAMENTE la posizione delle posate. Ho la fissa che la forchetta deve andare a sinistra e il coltello a destra RIGOROSAMENTE con la lama verso il piatto, ognuno ha le sue manie. E lui, di proposito, piazza le posate in ogni dove purché il posto sia sbagliato. A volte anche infilate nel bicchiere.
E non ho fatto il cambio di stagione nemmeno oggi che teoricamente avrei avuto niente da fare se non guardare la pioggia che scende ininterrotta o quasi da stamane.
No, perché la teoria è una cosa, poi arriva la pratica a tirarti la mazzata tra capo e collo.
Oggi ritiro spirituale per i neo-comunicati in un convento fuori Torino, i genitori sono convocati alle ore 16.00 per recuperare la loro discendenza e ricevere le istruzioni per la cerimonia ufficiale del 5 maggio. Manco fosse l'incoronazione di tutti i re residui del mondo.
Arriviamo sotto il diluvio con Emmepiccola profondamente addormentato sul sedile posteriore, ci stipano tutti nel coro dell'antico convento, peraltro bellissimo, e comincia l'opera di organizzazione. Servono volontari per l'offertorio, per le letture, per le preghiere dei fedeli. Un buon 80 % dei presenti cerca di infrattarsi dietro o sotto le panche, per fortuna esiste quel 20% di fedeli fedelissimi di Padre Turbo che alza entusiasticamente la mano, a questo punto c'è da dirimere la controversia su quale dei fratelli dei festeggiati presidierà l'offertorio perché ce n'è uno di troppo. Già strali e fulmini volano tra gli occhi dei genitori quando Padre Turbo salomonicamente decide che la cesta delle offerte sarà portata da tre creaturi, tanto uno è piccolo e tenero e non infastidirà l'estetica del corteo.
Il comitato organizzatore propone una riunione infrasettimanale per studiare la disposizione dei posti in chiesa. Il comitato delle madri lavoratrici e ultra-stufe propone un sorteggio e non ci vengano ulteriormente rotti i cabasisi. Passa la seconda opzione. Ogni gruppo prepara i bigliettini, ne tiro su uno a caso e vinco la prima fila. Subito una mamma protesta che mio marito è troppo ingobrante e chi sarà seduto dietro di lui non vedrà niente. Mio marito - ateo - cristianamente si offre di occupare una sediola laterale. Si procede con il sorteggio, la seconda e la terza fila capitano a famiglie che oggi sono assenti, via via le altre. Quella che ha protestato per la stazza di mio marito si trova relegata nella decima e alla baciapile più baciapile del gruppo (catechista, tre figli che cantano nel coro, volontaria in segreteria e lettrice ufficiale delle preghiere dei fedeli) tocca l'undicesima ed ultima. Sta sbavando verde. A questo punto ci guarda, certa della nostra approvazione, e sentenzia che alle famiglie che non sono presenti evidentemente non importa gran che del tutto e quindi potrebbero essere tranquillamente spostate in fondo. Entro in modalità Erinni e mi incazzo un filino. Ci sono famiglie che potrebbero avere mille buone ragioni per non esserci, magari qualcuno sta male, magari qualcuno lavora, magari qualcuno non ha la macchina per arrivare fino qui. Abbiamo deciso per il sorteggio o vogliamo fare i giochini di palazzo come in parlamento? La baciapile, vistasi in minoranza, opta per una rapida retromarcia. Ci vengono date le istruzioni per il versamento della cauzione e la restituzione dei sai d'ordinanza e, quando già spero di essermela cavata e di poter riprendere la strada di casa, Padre Turbo decide di intrattenerci ulteriormente con cenni storici sul monastero che ci ospita e sulla poetica storia di San Tommaso d'Aquino, che per resistere alla tentazione del diavolo sotto forma di affascinante e danzante odalisca, proprio qui si bruciò il Valter con una torcia accesa. Tutti i papà presenti istintivamente e contemporaneamente si chinano a proteggersi i gioielli di famiglia mentre io rido come una pazza alla proposta di recarci a venerare la reliquia del sacro cintolo donato a San Tommaso da uno stuolo d'angeli per proteggere la parte lesa e per preservare in eterno la sua purezza. La Socia mi dice che se qualcuno si farà il segno della croce dinanzi alla sacra reliquia lei sverrà dal ridere. Quando è stato il turno di mio marito di prostrarsi davanti al segno del martirio questi se ne è uscito con un "ma è piccolo!!!" che ha abbattuto definitivamente la baciapile. Spero che alla chiusura serale del convento qualcuno si accorga che è stramazzata su una panca.
Al ritorno abbiamo fatto la gara in tangenziale con il pulmino dei catechisti capitanato da Padre Turbo.
Abbiamo vinto noi.
Il cambio di stagione magari lo faccio in settimana.

3 commenti:

  1. Anche io ho rinunciato a fare il cambio di stagione, fissato per oggi. Per una volta credo di non aver sbagliato del tutto visto che da queste parti pare che anche domani piova e faccia freddino -_-

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  2. Io sto posticipando il momento del cambio armadio di settimana in settimana: qui il tempo è già cambiato (a parte oggi che c'era un vento di maestrale che ti penetrava fino alle ossa)ma io ancora devo trovare il coraggio... magari prima di giugno ce la faccio!
    P.S. Meno male che pubblichi i link ai nuovi post su fb, perché il blogroll del mio blog è fermo al tuo post sulla festa del papà. Non ho idea di come risolvere, misteri di blogger.

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  3. ciao! ti leggo spesso ma non ho mai commentato prima... scrivi benissimo e mi fai spesso ridere, ma oggi ti sei superata!!: ho riso così di gusto al pezzo sulla reliquia che il mio bimbo che ronfa in braccio ha aperto un occhio per capire cosa lo facesse sobbalzare, per scoprire che era la madre in preda alla ridarella. sei irresistibile!

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