lunedì 18 febbraio 2013

Laura c'è ancora

Ma non è a casa sua.
Laura è un'amica da tempo.
Iperattiva. Lavoro, lavoro, lavoro. Niente ferie, non ha tempo, ha da fare.
Un figlio che ha tre anni più di Emmegrande, sono amici.
Il figlio cresce, ha i suoi giri, il calcio al sabato, a Laura avanza del tempo ma a lei non piace che le avanzi.
E allora va a fare la volontaria nella squadra di mio marito.
E le piace, si da da fare, supera il corso, si fa stimare da tutti.
Poco prima della fine dell'anno un incidente stupido: una barella che rimane agganciata alla paratia difettosa dell'ingresso di un pronto soccorso. Laura si attacca alla paratia per bloccarla, la barella rimane a terra ma lei rimane appesa e cada da nemmeno tanto in alto, ma abbastanza da rompersi un ginocchio.
Capita, sfiga, ma niente di grave, un po' di gesso e di eparina e tornerai come nuova.
Sabato le hanno tolto il gesso.
Ieri notte l'hanno ricoverata d'urgenza per un'embolia polmonare. Venticinque minuti di arresto cardiaco, ripresa nel momento immediatamente precedente a quello che avrebbe significato "ora del decesso..."
Adesso Laura è in coma, in rianimazione.
Non si sa né se, né quando, né come ne uscirà.
Laura ha 45 anni e sei anni fa ha perso il fratello.
Questo a volte è proprio un mondo di merda.
Ma ha ancora bisogno di lei.
Forza, Laura.

5 commenti:

  1. Decisamente di merda. Allora occorre che domani sia una giornata di buone notizie ... Laura, falla scappare la sfortuna che qui c'è un sacco da fare.

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  2. Forza Laura! siamo con te,devi farcela il mondo anche se a volte è di merda ti aspetta per giorni migliori!

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